Nel terzo trimestre del 2015, malgrado l’aumento del 7% nel totale dei contratti (139), le attività di outsourcing in Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA) si sono attestate allo stesso livello dell’anno precedente, pari a 2,1 miliardi di € - accentuando quindi la tendenza alla diminuzione nella dimensione dei contratti.
L’EMEA Outsourcing Index® di ISG rileva i contratti di outsourcing commerciale dal valore contrattuale annuo (VCA) pari o superiore a 4 milioni di €. Il livello record di contratti di basso importo registrati nei primi tre trimestri del 2015, con un VCA compreso fra 4 e 8 milioni di €, segna un’evidente spostamento verso un frazionamento degli acquisti in accordi commerciali di minore entità. Conseguentemente diminuisce il ricorso ai contratti di grande rilievo (ossia contratti di controvalore pari o superiore a 80 milioni di €), che nel 2015 scendono di un terzo rispetto ai corrispondenti periodi degli ultimi tre anni.
Questo spostamento del mercato verso accordi di minor portata deriva dalla scelta delle imprese di acquistare servizi specializzati da piccoli fornitori di nicchia, e dalla loro volontà di conservare la flessibilità necessaria a sfruttare le tecnologie in rapido cambiamento, i prezzi in diminuzione e i modelli operativi in evoluzione.
Malgrado i risultati in linea con il 2014, rispetto al robusto secondo trimestre del 2015 il VCA ha ceduto il 5% e il numero di contratti è diminuito del 16%. Il dato non è sorprendente poiché il terzo trimestre presenta di norma risultati più modesti e il mercato tende a recuperare nel quarto trimestre. Tuttavia, il rallentamento del 3T unito alla debolezza del 1T ha prodotto un VCA complessivamente in calo dall’inizio dell’anno ad oggi. Una delle ragioni per questa decelerazione e riduzione di valore dei contratti è probabilmente la maggior cautela economica che è seguita in tutta Europa alla crisi del debito europeo. Inoltre, a patire una riduzione nel numero di contratti di importo elevato è stato soprattutto il settore IT, che da inizio anno ha registrato una flessione del 28% del VCA a 4,5 miliardi di €, il livello più basso dal 2009.
Per contro, nei primi 9 mesi il BPO (Business Process Outsourcing) è cresciuto del 50% rispetto al risultato particolarmente modesto raggiunto nel medesimo periodo del 2014. Il numero di contratti sottoscritti è salito del 22% ed ha riguardato principalmente i settori Contact Center e Gestione delle Facilities.
In termini di mercato, nel terzo trimestre il VCA nel Regno Unito ha perso il 35% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in larga parte a causa dell’assenza di grandi contratti. Dall’inizio dell’anno ad oggi, tuttavia, i volumi si sono mantenuti stabilmente in linea con quelli del 2014, mentre il numero di accordi conclusi ha raggiunto il suo record storico con l’assegnazione di 177 contratti di fornitura.
La Francia si è riportata verso i livelli per lei più usuali, dopo un 2014 straordinario, a seguito della flessione nei contratti superiore al 50%, frutto però di un raffronto non omogeneo con l’anno precedente che è stato appunto caratterizzato dalla ristrutturazione e rinegoziazione di molti dei principali contratti.
La crescita del VCA in due mercati, DACH (Austria, Germania e Svizzera) e Benelux, è in parte attribuibile all’assegnazione di contratti importanti. Nel 2015 il DACH, secondo mercato di outsourcing della regione per dimensioni, ha registrato una crescita sostenuta e il suo VCA ha ottenuto la migliore performance dal 2011, nonostante la riduzione del numero di contratti firmati da inizio anno a oggi.
A livello settoriale, per i servizi finanziari è stato un trimestre eccellente caratterizzato da diverse aggiudicazioni importanti, in crescita del 10%, che hanno fatto salire il VCA del 35%. Anche il settore della sanità ha migliorato i suoi risultati, grazie all’aggiudicazione di due importanti contratti. La crescita in questi due settori ha compensato la contrazione patita da quasi tutti gli altri settori, fra cui Telecomunicazioni, vendite al dettaglio (Retail) e - inaspettatamente - Manifatturiero, il cui VCA è precipitato ai minimi dal 2007.
Malgrado il peso dei timori economici e dei cambiamenti politici, il numero elevato di contratti di minor valore e la solida attività esistente in alcuni mercati e settori hanno mantenuto invariato il VCA totale nella regione. Guardando al futuro, una volta stabilizzata la congiuntura economica nei principali mercati come il Regno Unito e il DACH e alla vigilia del quarto trimestre - tradizionalmente il più attivo dell’anno - le prospettive dell’EMEA sembrano positive. Tuttavia, anche un quarto trimestre eccezionale non basterà a riportare il mercato EMEA ai valori dello scorso anno.
L’Outsourcing Index® di ISG del 3T 2015 è stato presentato durante una conference call per media e analisti. Per riascoltare l’audio della conference call e visualizzare la presentazione delle slide, visitare: https://isg-one.com/research/articles/isg-index.